Siamo un gruppo di abitanti del VI Municipio (Torpignattara-Quadraro) che da qualche mese ha cominciato a preoccuparsi per tutti i nuovi cantieri abusivi sorti improvvisamente nel territorio.
Abbiamo cominciato ad avere un’idea di cosa stava succedendo ad agosto, vedendo le ruspe a Via degli Angeli in piena attività con l’approvazione del nuovo Piano Casa della Regione Lazio.
Il Piano Casa, strombazzato dai giornali come la soluzione ai problemi abitativi della metropoli romana e come strumento di rilancio dell’edilizia, nasconde in verità l’ennesimo scempio ai danni dei territori: permette cambi di destinazione d’uso di immobili, aumenti di cubatura in adiacenza, deroghe al piano regolatore generale… Consente quindi di costruire ovunque, anche in parchi, zone agricole e zone protette (anche se vincolate da leggi nazionali) : insomma un via libera totale a vantaggio dei soliti pescecani del mattone romano (Caltagirone, Mezzaroma, Toti etc.), che in cambio finanziano i partiti che poi autorizzano questi scempi.
I pescecani della speculazione edilizia, stimolati dall’approvazione del “Piano Casa”, faranno scempio dei nostri territori.
Ricordiamo i numerosi cantieri e buchee il bando ERP approvati nel nostro municipio :Via Perestrello, Via Dulceri e Via Casilina a Torpignattara, 108 alloggi ERP previsti dietro il Liceo Kant, Via dei Pisoni e Via degli Angeli al Quadraro per non parlare dell’area interessata dai lavori della metro C (Via Teano,Via Formia, Parco Somaini,ecc)
Nel nostro territorio già al collasso del traffico e con una densità di popolazione incredibile (16.293 abitanti per km2 ) tra le maggiori al mondo, pensare di costruire ancora è INCONCEPIBILE per non parlare poi della dotazione di verde pubblico che nel nostro municipio è pari ad un terzo del minimo di legge(ossia 3 mq a fronte dei 9 mq a residente previsti per legge); nel vecchio Prg il VI Municipio viene infatti classificato interamente come Periferia Consolidata, dove non bisogna costruire nuovi m3 di cemento, ma piuttosto recuperare, fare sostituzione edilizia, autorizzare demolizione e ricostruzione non costruire nuovi edifici aumentando le cubature esistenti.
L’emergenza abitativa si risolve calmierando gli affitti e riprendendo possesso delle case sfitte (circa 245.000 a Roma nel 2009).
Noi non vogliamo nuove colate di cemento, vogliamo proteggere dalla speculazione ogni spazio verde rimasto nel nostro quartiere, già sovraffollato di palazzoni e con pochissimi spazi verdi e di ritrovo comune che possiamo vivere liberamente e gratuitamente come abitanti.
Vogliamo organizzarci, discutere insieme il da farsi e continuare caparbiamente a denunciare le menzogne fin qui raccolte dagli organismi di governo del territorio, Comune e VI Municipio in primo luogo.
IL 27 GENNAIO 2012 dalle ore 18
ASSEMBLEA PUBBLICA
SPECULAZIONI IN ATTO: COME FERMARLE
presso la sala consiliare in Via dell’Acqua Bullicante 2
FERMARLI è POSSIBILE
FERMARLI è NECESSARIO
uomini e donne contro altro cemento
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